Apr 1, 2025
L’Università del Tennessee sceglie 4Science come partner per la migrazione del proprio Repository istituzionale da Digital Commons a DSpace.
L’universita’
L’Università del Tennessee è al 19° posto tra le istituzioni pubbliche e al 41° a livello nazionale per la ricerca. E’ stata anche nominata dalla rivista Forbes uno dei migliori college d’America, al primo posto tra le università pubbliche del Tennessee e al 65° posto tra tutte le università pubbliche. L’attuale repository TRACE (Tennessee Research and Creative Exchange) basato su Digital Commons, ora parte del gruppo Elsevier, contiene attualmente circa 35.000 documenti. Ogni anno vengono aggiunti al repository circa 5.000 nuovi articoli e ne vengono scaricati circa 1,3 milioni.
La grande attenzione all’innovazione che caratterizza e guida l’Università del Tennessee, ha reso evidente la necessità di migrare ad una soluzione open-source che rispettasse maggiormente le esigenze e i requisiti futuri dell’istituzione. Per questo motivo hanno individuato 4Science e DSpace come la soluzione perfetta.
4Science, in qualità di Certified Platinum provider di DSpace e di principale contributor della community DSpace a livello globale, possiede infatti ampia esperienza nelle migrazioni da Digital Commons a DSpace ed è orgogliosa di sostenere questa prestigiosa istituzione nel compiere questo importante passo verso l’innovazione e l’Open Science.
Il progetto
L’Università del Tennessee sceglie 4Science: Il progetto prevede la migrazione di tutti gli oggetti digitali al nuovo repository DSpace, il quale sarà dotato di un modello dati esteso e della sincronizzazione con ORCID, oltre a diversi moduli che puntano a massimizzare la user experience:
- Modulo UX Plus: fornisce una serie di funzionalità che permettono di migliorare la User Experience sia degli utenti finali che degli amministratori del repository durante le loro attività quotidiane ()
- Modulo Content&Usage Statistics: fornisce funzionalità aggiuntive alle statistiche previste di default in DSpace, per monitorare in maniera più efficace l’impiego del repository sia in termini di utilizzo dei contenuti che dal punto di vista amministrativo ()
- Modulo Streaming Video/Audio incorporato: permette la fruizione di contenuti video e audio direttamente sulla piattaforma ()
Il futuro
Quello con l’Università del Tennessee è solo l’ultimo dei tanti progetti in cui istituzioni statunitensi scelgono 4Science come partner, riconoscendone l’ampia competenza tecnologica e la grande dedizione ai principi dell’Open Access.
Mar 28, 2025
Nasce 4Science Academy: la conoscenza non è solo teoria, ma anche esperienza, confronto e aggiornamento continuo. È con questo spirito che nasce 4Science Academy, un nuovo spazio dedicato alla formazione sulle tecnologie applicate ai beni culturali e alla ricerca scientifica.
Contribuiamo costantemente alla crescita di
DSpace con una posizione di leadership nelle attività di sviluppo della community. Ma non solo, le persone di 4Science sono esperte di dominio e lavorano in questi ambiti da tanti anni. Vogliamo quindi creare un luogo in cui sia possibile approfondire, sperimentare e rimanere sempre al passo con le innovazioni del settore.
Nasce 4Science Academy: per questo, abbiamo pensato a un programma di sessioni online su temi chiave come scienza aperta, digital humanities e strumenti essenziali come DSpace, DSpace-GLAM, DSpace-CRIS e Dataverse. Ogni incontro sarà l’occasione per scoprire nuove implementazioni ed esplorare best practice.
La prima sessione sarà dedicata a un tema centrale:
“Interoperabilità, relazioni ed ecosistemi digitali tra patrimonio culturale e ricerca scientifica”
Mercoledì 16 aprile 2025
Dalle 10:00 alle 11:00
Speaker
L’incontro sarà tenuto dal Dott. Claudio Cortese , Deputy Chief Solution Officer in 4Science, e riprenderà i contenuti presentati al Convegno delle Stelline, offrendo un’opportunità di approfondimento per chi non ha avuto modo di seguirlo in quella sede. Al termine della sessione, verrà rilasciato un attestato di frequenza.
Vuoi partecipare? Iscriviti subito e inizia il tuo percorso con 4Science Academy.
Mar 18, 2025
L’Università del Maryland e 4Science collaboreranno per l’integrazione di Matomo in DSpace con l’obiettivo di migliorare e sviluppare ulteriormente le funzionalità del repository.
Che cos’è Matomo?
Matomo è uno strumento analitico open source che fornisce dati preziosi per i depositi digitali: è una soluzione potente rispetto ad altri strumenti di analisi ed è fortemente incentrata sulla proprietà dei dati e sulla privacy degli utenti.
L’integrazione di Matomo in DSpace
L’integrazione di Matomo porterà vantaggi significativi alle istituzioni che utilizzano il repository DSpace:
- Miglior utilizzo degli analytics: Matomo offre analisi in tempo reale, consentendo alle istituzioni di monitorare le prestazioni del proprio repository DSpace.
- Raccolta dati incentrata sulla privacy: a differenza di altri strumenti di analisi, Matomo è incentrato sulla privacy e conforme alle normative europee, aspetto fondamentale per le istituzioni che gestiscono dati accademici e di ricerca sensibili.
- Flessibilità: Matomo è uno strumento open-source che consente un’ampia personalizzazione per soddisfare la necessità di raccogliere dati specifici in base ai requisiti del repository e alle esigenze delle diverse istituzioni.
- Monitoraggio dettagliato: le istituzioni possono impostare e monitorare KPI specifici relativi ai dati del repository, come i riferimenti, i percorsi di navigazione e i download di documenti, anche in risposta a specifiche iniziative della piattaforma digitale.
- Contribuire all’analisi globale della presenza sul web dell’istituzione: Matomo può essere integrato con diversi sistemi e piattaforme, consentendo un’analisi più completa dei dati dell’istituzione.
Abilitando Matomo in DSpace, le istituzioni possono accrescere il valore dei propri archivi, rendendoli più facili da usare e allineati con strategie, esigenze e requisiti.
L’Università del Maryland e 4Science collaboreranno per l’integrazione di Matomo in DSpace. L’obiettivo della collaborazione tra le biblioteche dell’Università del Maryland e 4Science è sviluppare e rendere disponibile l’integrazione di Matomo in DSpace a partire dalla versione 8 tramite una patch. Verrà presentata una Pull Request per renderla disponibile out-of-box nelle future release di DSpace; le istituzioni interessate sono invitate a seguire lo sviluppo su GitHub fornendo feedback alla Pull Request per accelerarne l’accettazione.
Rimanete aggiornati su questo progetto, un ulteriore passo avanti nello sviluppo e nel miglioramento di DSpace!
Mar 17, 2025
4Science workshop al Convegno Stelline: La scorsa settimana durante il nostro workshop “Interoperabilità, relazioni ed ecosistemi digitali tra patrimonio culturale e ricerca scientifica” al
Convegno Stelline abbiamo esplorato temi fondamentali per il futuro del patrimonio culturale e della ricerca scientifica.
Ecco alcuni punti salienti:

Relazioni: un ecosistema digitale efficace deve saper gestire le relazioni tra gli oggetti digitali, fornendo strumenti per disegnarle, descriverle e comunicarle in modo da valorizzare appieno il nostro patrimonio.

Interoperabilità: una caratteristica cruciale degli ecosistemi digitali, intesa sia in termini di interoperabilità tra domini diversi che con sistemi esterni, che permette di evitare la duplicazione di informazioni e oggetti digitali, e diviene strumento abilitante anche rispetto alle possibilità date dall’intelligenza artificiale che gioca un ruolo sempre più centrale nello sviluppo di nuove funzionalità.

Dalla teoria alla pratica: con un patrimonio sempre più variegato, che include beni librari, archivistici, artistici e naturalistici, è fondamentale poter estendere il modello dei dati così da poter definire molteplici relazioni tra gli oggetti digitali, garantendo una rigorosa adesione agli standard specifici.
Le soluzioni
Con DSpace-GLAM e DSpace-CRIS tutto ciò è possibile: entrambe le piattaforme forniscono già ampia interoperabilità con servizi ed ecosistemi digitali esterni all’interno del proprio dominio di riferimento, come l’interoperabilità con IIIF o con il protocollo COAR Notify, e ulteriori sviluppi sono in roadmap.
Un grande successo
Grazie a tutti i partecipanti per aver reso possibile questo incontro! Siamo entusiasti di costruire un futuro digitale sempre più interconnesso che permetta di massimizzare la diffusione della conoscenza e del patrimonio culturale!


Per approfondimenti o per ricevere il materiale presentato durante il workshop contattateci a info@4science.com
Mar 7, 2025
Il 15 marzo si inaugura la mostra FUTURE IN THE PAST, organizzata dall’Associazione Culturale Motus, compagnia teatrale che da oltre 30 anni affronta le questioni della contemporaneità. Questa esposizione unica celebra i 35 anni dell’Archivio Motus, offrendo ai visitatori un viaggio affascinante attraverso il tempo. La mostra è pensata come un vero e proprio percorso espositivo, che intreccia passato, presente e futuro in un dialogo continuo con la storia della compagnia, trasformando lo spazio in un nuovo palcoscenico teatrale e interattivo, in cui lo sguardo dello spettatore potrà costruire infinite e personali traiettorie di senso.
La mostra sarà visitabile dal 15 marzo al 4 maggio nell’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini, già ex-Ospedale, e durante l’inaugurazione il progetto sarà presentato dai fondatori di Motus, Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande. Inoltre, la mostra sarà l’occasione per la presentazione dell’Archivio Digitale, navigabile dal 15 marzo su archivio.motusonline.com e accessibile da un dispositivo all’interno della mostra stessa. L’Archivio, realizzato in collaborazione con 4Science e costruito utilizzando il software open-source DSpace-GLAM, è stato curato da Motus e dall’archivista Mara Sorrentino, della Biblioteca Gambalunga di Rimini, e permetterà ai suoi fruitori di addentrarsi nella storia della compagnia tra quaderni di regia, video di repertorio, fotografie, manifesti e locandine. L’Archivio, il primo nell’universo teatrale ad utilizzare la tecnologia offerta da DSpace-GLAM, aprirà nuove frontiere di fruizione e di studio, rimanendo allo stesso tempo anche uno strumento di divulgazione per tutti i non addetti ai lavori.
Il programma della giornata di inaugurazione sarà il seguente:
-
Ore 16:00: Talk di presentazione del progetto con Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande (Motus), Ilaria Mancia (Curatrice), Michele Lari (Assessore alla Cultura del Comune di Rimini), Nadia Bizzocchi (Direttrice della Biblioteca civica Gambalunga), Mara Sorrentino (Responsabile dell’Archivio fotografico della Biblioteca civica Gambalunga), Ludovica Campione (Service Desk Analyst 4Science) e Imma Scancarello (Project Manager 4Science).
-
Ore 17:00: Visita alla mostra con Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande.
-
Ore 18:00: Brindisi con selezione musicale di Silvia Calderoni.
FUTURE IN THE PAST e l’Archivio Motus sono realizzati grazie al bando PNRR TOCC, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, “Transizione Digitale di Organismi Culturali e Creativi”.

Feb 25, 2025
l’AI tra tradizione e innovazione digitale. Il giorno 7 febbraio si è tenuto presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna il convegno “Un futuro necessario”. 4Science, oltre ad aver organizzato l’evento in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e i Clust-ER, ha partecipato come speaker ai tavoli di lavoro organizzati per confrontarsi sul cambiamento che il Digitale (e in particolare l’Intelligenza Artificiale) sta comportando nelle modalità di gestione e creazione della conoscenza e nel modo di rapportarsi al patrimonio culturale.
l’AI tra tradizione e innovazione digitale. Per il team di 4Science questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per confrontarsi con professionisti ed esperti su aspetti cruciali di settore raccogliendo rinnovate esigenze in termini di trasparenza e formazione che le istituzioni si aspettano di ricevere su tali temi. I tanti e preziosi spunti verranno approfonditi per guidare lo sviluppo della piattaforma DSpace-GLAM e fornire una soluzione sempre aggiornata e coerente all’evoluzione del dominio del patrimonio culturale.
Per approfondimenti sugli ambiti tematici e le conclusioni presentate vi invitiamo a visionare la relazione dettagliata. .
