4Science workshop al Convegno Stelline

4Science workshop al Convegno Stelline: La scorsa settimana durante il nostro workshop “Interoperabilità, relazioni ed ecosistemi digitali tra patrimonio culturale e ricerca scientifica” al Convegno Stelline abbiamo esplorato temi fondamentali per il futuro del patrimonio culturale e della ricerca scientifica.
Ecco alcuni punti salienti:
👉 Relazioni: un ecosistema digitale efficace deve saper gestire le relazioni tra gli oggetti digitali, fornendo strumenti per disegnarle, descriverle e comunicarle in modo da valorizzare appieno il nostro patrimonio.
👉 Interoperabilità: una caratteristica cruciale degli ecosistemi digitali, intesa sia in termini di interoperabilità tra domini diversi che con sistemi esterni, che permette di evitare la duplicazione di informazioni e oggetti digitali, e diviene strumento abilitante anche rispetto alle possibilità date dall’intelligenza artificiale che gioca un ruolo sempre più centrale nello sviluppo di nuove funzionalità.
👉 Dalla teoria alla pratica: con un patrimonio sempre più variegato, che include beni librari, archivistici, artistici e naturalistici, è fondamentale poter estendere il modello dei dati così da poter definire molteplici relazioni tra gli oggetti digitali, garantendo una rigorosa adesione agli standard specifici.
Le soluzioni
Con DSpace-GLAM e DSpace-CRIS tutto ciò è possibile: entrambe le piattaforme forniscono già ampia interoperabilità con servizi ed ecosistemi digitali esterni all’interno del proprio dominio di riferimento, come l’interoperabilità con IIIF o con il protocollo COAR Notify, e ulteriori sviluppi sono in roadmap.
Un grande successo
Grazie a tutti i partecipanti per aver reso possibile questo incontro! Siamo entusiasti di costruire un futuro digitale sempre più interconnesso che permetta di massimizzare la diffusione della conoscenza e del patrimonio culturale! 💪✨
Per approfondimenti o per ricevere il materiale presentato durante il workshop contattateci a info@4science.com

FUTURE IN THE PAST: al via la mostra per celebrare i 35 anni dell’Archivio MOTUS

Il 15 marzo si inaugura la mostra FUTURE IN THE PAST, organizzata dall’Associazione Culturale Motus, compagnia teatrale che da oltre 30 anni affronta le questioni della contemporaneità. Questa esposizione unica celebra i 35 anni dell’Archivio Motus, offrendo ai visitatori un viaggio affascinante attraverso il tempo. La mostra è pensata come un vero e proprio percorso espositivo, che intreccia passato, presente e futuro in un dialogo continuo con la storia della compagnia, trasformando lo spazio in un nuovo palcoscenico teatrale e interattivo, in cui lo sguardo dello spettatore potrà costruire infinite e personali traiettorie di senso.

La mostra sarà visitabile dal 15 marzo al 4 maggio nell’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini, già ex-Ospedale, e durante l’inaugurazione il progetto sarà presentato dai fondatori di Motus, Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande. Inoltre, la mostra sarà l’occasione per la presentazione dell’Archivio Digitale, navigabile dal 15 marzo su archivio.motusonline.com e accessibile da un dispositivo all’interno della mostra stessa. L’Archivio, realizzato in collaborazione con 4Science e costruito utilizzando il software open-source DSpace-GLAM, è stato curato da Motus e dall’archivista Mara Sorrentino, della Biblioteca Gambalunga di Rimini, e permetterà ai suoi fruitori di addentrarsi nella storia della compagnia tra quaderni di regia, video di repertorio, fotografie, manifesti e locandine. L’Archivio, il primo nell’universo teatrale ad utilizzare la tecnologia offerta da DSpace-GLAM, aprirà nuove frontiere di fruizione e di studio, rimanendo allo stesso tempo anche uno strumento di divulgazione per tutti i non addetti ai lavori.

Il programma della giornata di inaugurazione sarà il seguente:

  • Ore 16:00: Talk di presentazione del progetto con Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande (Motus), Ilaria Mancia (Curatrice), Michele Lari (Assessore alla Cultura del Comune di Rimini), Nadia Bizzocchi (Direttrice della Biblioteca civica Gambalunga), Mara Sorrentino (Responsabile dell’Archivio fotografico della Biblioteca civica Gambalunga), Ludovica Campione (Service Desk Analyst 4Science) e Imma Scancarello (Project Manager 4Science).

  • Ore 17:00: Visita alla mostra con Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande.

  • Ore 18:00: Brindisi con selezione musicale di Silvia Calderoni.

FUTURE IN THE PAST e l’Archivio Motus sono realizzati grazie al bando PNRR TOCC, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, “Transizione Digitale di Organismi Culturali e Creativi”.

Un futuro necessario. La cultura in viaggio con l’AI tra tradizione e innovazione digitale

l’AI tra tradizione e innovazione digitale. Il giorno 7 febbraio si è tenuto presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna il convegno “Un futuro necessario”. 4Science, oltre ad aver organizzato l’evento in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e i Clust-ER, ha partecipato come speaker ai tavoli di lavoro organizzati per confrontarsi sul cambiamento che il Digitale (e in particolare l’Intelligenza Artificiale) sta comportando nelle modalità di gestione e creazione della conoscenza e nel modo di rapportarsi al patrimonio culturale.

l’AI tra tradizione e innovazione digitale. Per il team di 4Science questo evento ha rappresentato un’opportunità unica per confrontarsi con professionisti ed esperti su aspetti cruciali di settore raccogliendo rinnovate esigenze in termini di trasparenza e formazione che le istituzioni si aspettano di ricevere su tali temi. I tanti e preziosi spunti verranno approfonditi per guidare lo sviluppo della piattaforma DSpace-GLAM e fornire una soluzione sempre aggiornata e coerente all’evoluzione del dominio del patrimonio culturale.

Per approfondimenti sugli ambiti tematici e le conclusioni presentate vi invitiamo a visionare la relazione dettagliata. Un futuro necessario – 07/02/2025 — Programma regionale — Fondo europeo di sviluppo regionale – Fesr.

 

4Science al convegno delle Stelline 2025

4Science al convegno delle Stelline 2025: Siamo lieti di invitarvi al workshop “Interoperabilità, Relazioni ed Ecosistemi Digitali tra patrimonio culturale e ricerca scientifica”, che 4Science terrà durante il Convegno delle Stelline, nella giornata di giovedì 13 marzo alle 9.45.

Il workshop: Interoperabilità, Relazioni ed Ecosistemi Digitali tra patrimonio culturale e ricerca scientifica

4Science al convegno delle Stelline 2025

La trasformazione digitale che sta interessando la nostra epoca richiede che Digital Library e Sistemi Informativi per la Ricerca da gestori di collezioni divengano veri e propri ecosistemi digitali in cui documenti di vario tipo possono essere esplorati insieme a tutte le informazioni che possono aiutare a definirne il contesto. Elementi fondamentali per la strutturazione di tali architetture sono l’interoperabilità, intesa nelle sue diverse accezioni, e le relazioni, da modellare all’interno dell’ecosistema. Interoperabilità e relazioni costituiscono i pilastri su cui da sempre 4Science costruisce le proprie applicazioni basate su DSpace, il Digital Asset Management open source più diffuso al mondo, per la gestione del patrimonio culturale digitale e dei prodotti e dei dati della ricerca.

Vi aspettiamo!

Kick-off 2025 di 4Science: Un anno pieno di ambizioni

A Bologna, si è tenuto il Kick-off 2025 di 4Science, un evento che ha segnato l’inizio di un anno pieno di ambizioni, idee e innovazione. Un team unito, con tanti volti giovani e brillanti, si è ritrovato per condividere visioni, strategie e soprattutto per dare spazio alla creatività costruttiva!

L’evento

Durante l’evento abbiamo lanciato il nostro Hackathon annuale interno, un’opportunità unica per sperimentare, osare e sviluppare nuove idee per DSpace, le sue estensioni e Dataverse: con passione e dedizione, i nostri team hanno esplorato nuove soluzioni per migliorare la fruibilità, la disseminazione e l’esperienza d’uso delle piattaforme open source. DSpace, DSpace-CRIS, DSpace-GLAM e Dataverse sono stati al centro delle nostre riflessioni, con nuove idee per potenziare la loro integrazione con strumenti innovativi e garantire una gestione più efficace della conoscenza e dei dati. Se c’è una cosa che ci distingue, è la capacità di innovare anche quando ci divertiamo. L’energia e l’entusiasmo che abbiamo visto ieri dimostrano quanto 4Science sia un luogo in cui le idee prendono vita, alimentate da una cultura del miglioramento continuo.

Esplorando nuovi orizzonti

Abbiamo esplorato nuovi scenari dell’AI applicata alle piattaforme di nuova generazione, immaginando il futuro della ricerca aperta e delle infrastrutture digitali. Le foto dei volti felici dei partecipanti dimostrano che 4Science non è solo tecnologia, ma soprattutto community, inclusione e valorizzazione della diversità: sappiamo che prospettive diverse generano idee migliori – ed è proprio questa ricchezza che ci permette di innovare costantemente.

Un anno pieno di ambizioni

Questo Kick-off è stato un momento per ribadire quanto sia fondamentale lavorare insieme, con il contributo di ognuno, per costruire soluzioni sempre più efficaci per università, istituzioni ed enti culturali, e sappiamo di aver dato il via a un percorso che porterà grandi novità nel 2025. Le idee emerse durante l’Hackathon saranno sviluppate nei prossimi mesi, alimentando il nostro impegno nel rendere la conoscenza sempre più accessibile e fruibile per tutti.

E, tra una sfida e l’altra…forse abbiamo capito che dovremo ordinare qualche maglia di una taglia più grande per i prossimi eventi! 😆 Aspettateci per nuove avventure e idee rivoluzionarie. Il viaggio di 4Science continua, grazie alla passione e all’expertise del nostro incredibile team!”

La Digital Library e la valorizzazione delle Collezioni Naturalistiche e Anatomiche

Digital Library: Il patrimonio culturale custodito dalle Università Italiane è sterminato e variegato e spesso comprende, oltre a beni librari, archivistici e artistici, i beni naturalistici (botanici, mineralogici) e anatomici. Anche queste particolari categorie di materiale sono state interessate, nel corso del tempo, da un’importante opera di digitalizzazione finalizzate a valorizzarle e a farle conoscere ad un pubblico più ampio.

La gestione del patrimonio naturalistico e anatomico rappresenta una sfida impegnativa, ma stimolante per le Digital Library: garantirne l’interoperabiltà con il resto della documentazione e, al contempo, una rigorosa adesione agli standard specifici dei singoli domini.

Il data model estensibile e la possibilità di definire molteplici relazioni tra gli oggetti digitali sono la chiave del successo di DSpace-GLAM per la valorizzazione di queste tipologie di patrimonio.

Casi d’uso

Oltre ad altre collezioni di ambito scientifico, Digital Library PAVIA ospita le digitalizzazioni dei campioni vegetali provenienti dall’Herbarium Universitatis Ticinensis. Tra cui quelle dell’Erbario di Fulgenzio Vitman, risalente al XVIII secolo: si tratta probabilmente dei più antichi campioni d’erbario conservati presso un’istituzione lombarda (https://www.bibliotecadigitale.unipv.eu/cris/fonds/fonds12579/fondsinformation.html ). DSpace-GLAM ha permesso di mettere in relazione le opere dello studioso e con gli studi relativi alla sua attività.

 L’Università di Urbino ha recentemente arricchito Sanzio Digital Heritage con l’inserimento dei materiali di ambito mineralogico relativi alla Collezione Franchin, costituita da 700 esemplari di minerali provenienti da tutto il mondo.

La Vanvitelli Digital Library dell’Università degli Studi della Campania ospita i materiali del Museo Anatomico: e’ possibile visionare i preparati anatomici, principalmente ceroplastiche, oltre ai “Crani della Vicaria”, un insieme di quattro teschi di malavitosi giustiziati nell’aprile del 1800 nel Tribunale della Vicaria.

La Vanvitelli Digital Library dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli, ospita i materiali del Museo Anatomico, sezione del più articolato “Complesso Museale Universitario delle Scienze e delle Arti”- MUSA, raccogliendo singolari collezioni di preparati anatomici che, per l’elevato numero, la varietà delle tecniche usate e le modalità di conservazione, costituiscono un patrimonio di ineguagliabile valore storico, scientifico e didattico di una delle facoltà mediche più antiche del mondo. Al momento nella VDL è possibile visionare preparati anatomici, principalmente ceroplastiche, le sostanze vegetali farmacologiche conservate nel Museo, la collezione dei “Crani della Vicaria”, composta da quattro teschi di malavitosi giustiziati nell’aprile del 1800 nel Tribunale della Vicaria.

Grazie alle relazioni definite all’interno del sistema DSpace-GLAM, questi tipi di materiali si prestano a molteplici livelli di lettura: studio della natura di un territorio, studio della storia delle discipline, studio delle modalità con cui si sono formate le collezioni dei musei universitari, per arrivare alla ricostruzione di fatti di cronaca nera risalenti a più di 200 anni fa.

Si concretizza così quella che da sempre è una delle finalità di DSpace-GLAM: analizzare la risorse digitali culturali da diversi punti di vista e secondo molteplici dimensioni di variabilità.

Digital Library: Cos’è DSpace-GLAM?

DSpace-GLAM è il Digital Library Management System sviluppato da 4Science a partire dal Digital Asset Management System open source DSpace dedicato alla creazione e gestione di collezioni culturali digitali. La sigla GLAM sottolinea proprio la capacità di accogliere e gestire insieme il multi-dominio culturale: libri antichi e moderni, fotografie, fondi d’archivio, emeroteche, oggetti museali, documenti, video, audio, mappe, … Raccolte, collezioni, fondi sono fruibili insieme, quindi, in uno straordinario viaggio all’interno di nuovi scenari e paesaggi culturali digitali.

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