Paesaggi culturali digitali

Paesaggi culturali digitali

I paesaggi culturali digitali sono ecosistemi che affiancano e integrano la visione istituzionale dei patrimoni, basata su principi scientifici di ambito, con l’introduzione di entità come persone, luoghi, oggetti, eventi, … Entità che diventano protagoniste di una interazione che coinvolge aspetti sociali, territoriali, visioni e interpretazioni diverse, in un pluralismo che genera nuova conoscenza e apre inedite prospettive.

4Science dedica un approfondimento a questo tema strategico e di grande attualità attraverso la condivisione di esperienze e riflessioni sulle opportunità offerte dalla piattaforma DSpace-GLAM.

Con DSpace-GLAM, infatti, si superano i confini tradizionali della teca digitale, si struttura il complesso sistema di relazioni tra le entità, visualizzabile attraverso reti semantiche, si costruiscono nuove narrazioni grazie alla interdisciplinarità e alla convivenza di «mondi» diversi. Si concorre, così, alla creazione di paesaggi culturali digitali che trovano la loro naturale collocazione nello spazio semantico dell’infosfera.

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Il programma

Onlife, phygital e paesaggi digitali (A. Busa, docente a contratto DBC Università di Bologna)

Modellare il paesaggio digitale: relazioni e reti semantiche (C. Cortese, Product Manager DSpace-GLAM, 4Science)

Percorsi e storytelling (E. Groppo, Head of Cultural Heritage Area, 4Science)

Il subject come aggregatore – Il caso della Biblioteca digitale Sanzio Digital Heritage dell’Università di Urbino (Ermindo Lanfrancotti, Servizi di Supporto al Coordinamento, Settore Biblioteche di Ateneo, Università di Urbino)

Conclusioni

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L’appuntamento è per il 16 dicembre dalle ore 11 alle ore 12

online, piattaforma Teams

I S C R I Z I O N E

 

LIBERABIT: la digital library dell’Università di Salerno

LIBERABIT: la digital library dell’Università di Salerno

Lunedì 19 settembre 2022, a partire dalle ore 10.30, presso la Biblioteca centrale umanistica “E. R. Caianiello”, si terrà il convegno dal titolo “LIBERABIT: memoria, condivisione, valorizzazione”, con il quale l’Ateneo presenta la sua nuova Digital Library.

Durante la giornata si discuterà delle opportunità che il protocollo III F offre a studiosi e ricercatori, della (ora possibile) gestione del multi-dominio culturale di cui sono costituite le raccolte del CBA e delle istituzioni partner e delle scelte attuate in merito alla struttura e all’organizzazione dei materiali.

Il convegno sarà in presenza ma si potrà seguire anche online sulla piattaforma Microsoft Teams e sui canali social del CBA Centro Bibliotecario di Ateneo dell’Universtà di Salerno.

Il convegno avrà tra i relatori:

  • Federico Meschini (Università degli studi della Tuscia),
  • Emilia Groppo (4Science),
  • Nicola Cavalli (MLOL online),
  • Concetta Damiani (Università degli studi della Campania, “Luigi Vanvitelli”),
  • Maria Rosaria Califano (Direttore Centro Bibliotecario di Ateneo),
  • Giovanni Di Domenico e Maria Senatore Polisetti (Università degli studi di Salerno),
  • Vincenzo Salerno e Lucia Rea (Università degli studi di Salerno),
  • Giuseppina Pacileo e Anna Maria Pecoraro (Centro Bibliotecario di Ateneo).

Programma e locandina (da scaricare), la news del convegno dal sito dell’Università di Salerno.

LIBERABIT, che invitiamo a visitare, è un progetto 4Science, realizzato con la piattaforma DSpace-GLAM.

Biblioteca Panizzi presenta digit.a.re

Biblioteca Panizzi presenta digit.a.re

31 maggio 2022, webinar (piattaforma Teams).
La Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia presenta digit.a.re l’archivio digitale reggiano delle collezioni di grafica e fotografia.

Il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe e la Fototeca sono le prime due realtà presenti su Digit.a.re, la nuova piattaforma del Comune di Reggio Emilia realizzata con DSpace-GLAM.

Oltre alla fototeca, quindi, anche il Gabinetto dei Disegni e delle Stampe “Angelo Davoli” concorre a digit.a.re con tutto il suo patrimonio, che raccoglie tutte le opere grafiche presenti in Biblioteca Panizzi. Quindi, un inizio importante che in futuro vedrà digit.a.re come ambiente in cui accogliere altre nuove ed interessanti collezioni “visuali” già presenti nei fondi della biblioteca. Quali, ad esempio, i fondi che raccolgono: libri d’artista e libri figurati d’autore, raccolte cartografiche ma anche opere a destinazione popolare. Fra le quali, si trovano, ad esempio: raccolte di soldatini di carta da ritagliare e cartoline del tricolore, fogli per cantastorie e libri animati. Ma anche materiali scolastici come gli abbecedari. A cui si aggiungono altri materiali quali, ad esempio, calendari figurati, manifesti teatrali e locandine cinematografiche.

Il webinar è, quindi, l’occasione per presentare quanto fin qui realizzato e disegnare lo sviluppo futuro.

 

Il programma

  • Saluti istituzionali a cura di Valentina Galloni, Dirigente Servizi Culturali Comune di Reggio Emilia
  • ore 10,35 Il quadro d’insieme dal punto di vista dell’area biblioteche: storia e strategie (Alberto Ferraboschi, Responsabile UOC ‘Gestione biblioteche’ del Comune di Reggio Emilia)
  • ore 10,45 Comunicare le collezioni digitali: brand, pubblici, linguaggi. (Anna Busa, marketing consultant e docente a contratto Università di Bologna)
  • ore 11,00 Le collezioni fotografiche su digit.a.re: storia e contemporaneità. (Monica Leoni, Responsabile archivio fotografico della Biblioteca Panizzi)
  • ore 11,20 Le collezioni grafiche della Panizzi, una galassia da scoprire. (Chiara Panizzi, Responsabile Gabinetto delle stampe “A. Davòli”)
  • ore 11,40 Indipendenza, interoperabilità, conservazione e tutela. (Claudio Cortese, product manager DSpace-GLAM, 4Science)
  • ore 11,50 Il networklab (Emilia Groppo, responsabile Area GLAM, 4Science)
  • ore 12,00 conclusioni

Il progetto digit.a.re è stato realizzato con DSpace-GLAM

La partecipazione è libera ma occorre iscriversi.

 

6 digital libraries da raccontare

6 digital libraries da raccontare

6 Digital libraries da raccontare: esperienze e nuove prospettive

Dalle 11 alle 12 del 15 marzo, via piattaforma Teams, parleremo di digital libraries e presenteremo alcune esperienze. Il punto di partenza è la trasformazione digitale che coinvolge tutti. Tocca abitudini, modifica i nostri approcci, favorisce la nascita di nuove dinamiche di relazione e incontro. Ma, soprattutto, definisce una nuova dimensione digitale (e virtuale). Dimensione che coinvolge istituzioni, organizzazioni, patrimoni, persone. In questa dimensione è strategico offrire strumenti e competenze che permettano ci creare le condizioni per una nuova vita dei patrimoni digitali. Una “vita” coerente con i dettami scientifici e gli standard di ambito ma con inedite possibilità di conoscenza da condividere anche con pubblici non specialistici.

Si tratta, quindi, di una nuova visione strategica che supera il tradizionale concetto di “teca”. Infatti, le digital libraries prendono così, cone questo nuovo approccio, la forma di organizzazioni di persone e processi, oltre che di patrimoni.

In questo webinar le 6 digital libraries presentate sono realizzate con la piattaforma DSpace-GLAM:

Oltre alle nuove collezioni, si darà evidenza proprio alla creazione della rete di “relazioni digitali”. Rete che si genera dalla interdisciplinarità dei patrimoni e che legano fra loro oggetti digitali, persone, luoghi, eventi, concetti, …

Appuntamento: 15 marzo 2022 – online; dalle 11 alle 12

Eventi e news 2021: una sintesi

Eventi e news 2021: una sintesi

Uno sguardo di sintesi alle news e alle iniziative (eventi e convegni) a cui 4Science ha partecipato o che ha organizzato nel 2021. Quindi si tratta solo di un breve promemoria con date e titoli delle partecipazioni più significative. Si riportano anche i titoli degli interventi:

  • il 30 marzo 2021, il convegno organizzato in collaborazione con l’Università di Pavia: Digital Library PAVIA: collaborazione, ricerca, nuova conoscenza
  • i quattro appuntamenti con il Convegno Stelline (Torino, Napoli, Firenze, Milano)
  • il primo User meeting, il 24 maggio 2021: occasione di incontro con le istituzioni che hanno scelto DSpace-GLAM
  • un contributo al Convegno Gidif-RBM del 23 giugno 2021.

 

Digital Library PAVIA: collaborazione, ricerca, nuova conoscenza

Digital Library Pavia è una delle prime concrete esperienze nazionali di stretta collaborazione tra diverse tipologie di istituzioni culturali (musei, archivi, biblioteche, …). Il 30 marzo 2021, l’Università di Pavia l’ha presentata ufficialmente nel corso del webinar organizzato in collaborazione con 4Science. Programma e abstract.

Convegno Stelline 2021

eventi 2021

Negli Eventi 2021 il Convegno Stelline ha avuto un ruolo importante. Infatti, ha rappresentato l’occasione di presentare la visione strategica di 4Science, progetti e realizzazioni con DSpace-GLAM nel settore delle Digital Libraries, l’esperienza DSpace-CRIS nell’ambito della ricerca.  Ecco, quindi, l’elenco dei contributi inseriti nei quattro appuntamenti.

  • Torino
    • La biblioteca digitale con DSpace-GLAM è un nuovo spazio di comunicazione, condivisione e ricerca
  • Napoli
    • Open Access in Italia: Esperienze e prospettive
    • “Terza missione e digital library. Una collaborazione strategica
  • Firenze
    • “OCR, social, born digital e scrivanie virtuali. Conferme e novità di DSpace-GLAM”
  • Milano
    • “Digital library e born digital”.

Convegno Gidif-RBM

“Biblioteche digitali e oltre: dati aperti e interconnessi. Esperienze e nuove direzioni per il biomedico.”

Il contributo di 4Science:

  • “Biblioteche digitali e le piattaforme DSpace-CRIS e DSpace-GLAM”.

Il programma e l’abstract del convegno.

L’esperienza del Conservatorio di Milano

L’esperienza del Conservatorio di Milano

Webinar 10 novembre 2020

Il ruolo della digital library per valorizzare, tutelare e facilitare l’incontro con i giacimenti musicali.
L’esperienza del Conservatorio di Milano

Marta Crippa, anticipa in questo articolo, i contenuti che verranno trattati nel corso del webinar.

Il Conservatorio di musica di Milano venne istituito con Regio Recreto nel 1807 e inaugurato l’anno successivo. Fin dalla fondazione ha sede nella collegiata di Santa Maria della Passione a Milano.

Il Conservatorio è oggi uno dei più importanti istituti di formazione musicale in Italia. Fa parte del sistema dell’AFAM (l’Alta Formazione Artistica e Musicale), parallelo a quello universitario. Svolge attività di formazione, produzione e ricerca in campo musicale.

La biblioteca del Conservatorio di Milano è una biblioteca universitaria specializzata nel settore musicale e musicologico. È un imprescindibile supporto per l’insegnamento e l’apprendimento oltre che partner di ricerca per studenti e docenti.

Il patrimonio della biblioteca è un patrimonio di cultura musicale che il Conservatorio stesso ha contribuito ad accrescere, per la vita artistica di Milano e dell’Italia, grazie ai suoi studenti, docenti, concertisti, musicisti, compositori e studiosi che si sono formati nelle sue aule.

Il tempo l’ha resa una grande biblioteca storica e di ricerca, arricchita da importanti fondi. Oggi è:

  • Biblioteca universitaria: con spartiti, partiture, libri di teoria musicale, testi musicologici, repertori bibliografici per le necessità didattiche e di studio di tutti gli insegnamenti attivati in Conservatorio
  • Biblioteca di ricerca: con fondi storici e manoscritti musicali destinati soprattutto a studi specialistici di studiosi e ricercatori.

La Biblioteca conserva oltre 500.000 unità bibliografiche, di cui circa 50.000 manoscritti e 30.000 volumi di argomento musicale. Nonché circa 400 testate di periodici musicali in particolare relativi alla musica italiana dell’800 ed alla produzione editoriale musicale di quel periodo storico.

La biblioteca digitale del Conservatorio di Milano

La nostra Biblioteca digitale è una galassia: sì, una galassia che comprende un vasto insieme di diverse tipologie di risorse bibliografiche digitalizzate, unite da forze di natura, non tanto gravitazionale, ma direi “relazionale”.

Le diverse componenti della nostra “galassia digitale” non si possono considerare solo singolarmente, oggetto digitale per oggetto digitale. Ma interagiscono fortemente fra loro, esattamente come succede nelle galassie nell’universo.

La Biblioteca digitale del Conservatorio di Milano raccoglie un patrimonio musicale che rappresenta, per la vita artistica di Milano e dell’Italia, una prospettiva privilegiata da cui indagare la storia della musica e dell’editoria musicale per costruire quindi percorsi e confronti inesplorati tra le fonti digitalizzate.

Le risorse sono raggiungibili utilizzando l’interfaccia di interrogazione della piattaforma di DSpace-GLAM. Oppure a partire dalle notizie bibliografiche dei cataloghi istituzionali (l’OPAC SBN e l’OPAC del Polo LO1 della Regione Lombardia di cui la Biblioteca fa parte).

La Biblioteca Digitale del Conservatorio nasce nel 2007 con l’obiettivo di realizzare un digital repository con le immagini di alcuni fondi e documenti di particolare valore storico e musicologico del patrimonio posseduto e di rendere possibile la ricerca diretta dall’OPAC dei contenuti digitali. A specifiche campagne di digitalizzazione si è affiancata fin da subito la decisione di arricchire le collezioni digitali della Biblioteca con le immagini provenienti dalle richieste di riproduzioni degli utenti. 

Inizialmente ospitata sulla piattaforma Codex sviluppata da CILEA, dal 2019 la Biblioteca digitale utilizza la piattaforma open source DSpace-GLAMContiene circa 8 terabyte di immagini ed è una vera e propria galassia da scoprire, studiare, navigare: visita la Biblioteca digitale.