Nov 12, 2024
Dal 4 all’8 novembre 2024 si è tenuta a Genova la GenOA Week, in concomitanza con la settimana internazionale dell’Open Access. L’evento, molto ricco e stimolante, è organizzato dall’Università di Genova e altre istituzioni liguri. Questa sesta edizione, sul tema “Community over Commercialization”, ha proposto un percorso di riflessione, attraverso le voci delle comunità e delle istituzioni della ricerca attive nel territorio ligure, ma aprendo anche la partecipazione ad altre realtà, per confrontarsi sulla relatà presente e le azioni da intraprendere per realizzare gli scenari futuri.
Il programma
Il primo giorno è stato dedicato all’Intelligenza Artificiale e ai suoi aspetti etici e “open”, con la partecipazione di esponenti dell’Università di Genova e di aziende private, e alla valutazione della ricerca, con un intervento dell’ANVUR, che si è impegnata a riformare la valutazione della ricerca, nell’ambito delle attività della Coalition for the advancement of Research Assessment (Coara).
Il secondo giorno è stato dedicato agli enti di ricerca, con la partecipazione, fra gli altri, di INGV e INAF, che da molti anni praticano l’Open Access grazie ai loro repository basati su DSpace-CRIS e gestiti da 4Science.
Il terzo giorno si è tenuto un incontro, aperto al pubblico, della Comunità Italiana dei Data Stewards (CIDS).
Nel quarto giorno la mattinata è stata dedicata alla tematica “Diamond Open Access e gestione dei diritti dell’autore” con la partecipazione di molti ospiti anche stranieri, seguita nel pomeriggio da una sessione sulle infrastrutture di ricerca condotta dal CNR.
L’ultimo giorno è stato dedicato alla comunità delle biblioteche, in cui sono intervenuti con diverse presentazioni e poster esponenti delle università di Milano e Venezia, entrambe attive nell’Open Science grazie ai repository di Open Data e alle riviste diamond, basati su OJS e Dataverse e gestiti da 4Science. L’Università di Milano in particolare ha presentato i propri percorsi di formazione sull’Open Science, la gestione FAIR e la validazione nell’archivio di dati, la difesa dalle riviste predatorie, e l’esperienza con OpenAlex e la dashboard delle collaborazioni dell’ateneo.
Attraverso i protagonisti che utilizzano nostre soluzioni open, da DSpace a Dataverse, a OJS, a 4Science siamo orgogliosi di aver fornito un contributo sostanziale al movimento dell’Open Science e a questo evento.
Il programma delle giornate è ancora disponibile a questo link:
OA_brochure_2024_01.pdf
Nov 12, 2024
In occasione del ventesimo anniversario della Dichiarazione di Messina a sostegno dell’Accesso Aperto, l’Università di Messina ha organizzato due giorni di celebrazione e di riflessione sulle prospettive dell’ Open Science (Scienza Aperta) in Italia. Il 4 novembre si è tenuta una sessione internazionale in cui sono state discusse le maggiori tendenze in atto in Europa, dalle politiche della Commissione Europea, alla riforma della valutazione della ricerca, dal mondo FAIR alla European Open Science Cloud, con un focus sulla sostenibilità della comunicazione scientifica e il Diamond Open Access. Il 5 novembre si è spazio alle iniziative nazionali, con una tavola rotonda che ha visto protagonisti i maggiori attori che a livello nazionale stanno cercando di tradurre in pratica i principi Open.
Molto interessanti anche le introduzioni dei rettori di Messina e Catania Giovanna Spatari e Francesco Priolo, e della Prorettrice alla ricerca di Messina nonché Top Scientist Paola Dugo, che hanno mostrato interesse e impegno per l’Open Science, rinnovando l’impegno preso nel 2004 agli albori del movimento Open Access in Italia.
Il supporto di 4Science
In particolare, 4Science, il più importante collaboratore strategico e tecnologico della community DSpace nel mondo, ha presentato una panoramica di alcuni strumenti disponibili per l’Open Science. In primis DSpace 8 e le sue novità, dai servizi abilitati dall’integrazione con l’OpenAIRE Graph come il claim delle pubblicazioni e la correzione dei dati, all’integrazione con ROR per l’identificazione delle istituzioni. Si è parlato anche della roadmap per DSpace 9 e 10, con il progetto di integrazione con OpenAlex ma soprattutto il merge di DSpace e DSpace-CRIS, che consentirà a DSpace di offrire una grande quantità di nuovi servizi e di migliorare le prestazioni del software. Si è anche accennato alla cybersecurity e alle versioni vecchie di DSpace che girano in molte istituzioni italiane, non più sicure e obsolete anche dal punto di vista della sicurezza.
Sono state altresì menzionate soluzioni di Scienza aperta per gli Open Data (Dataverse), per il Diamond Publishing (OJS) e la Open Peer Review abilitata dal protocollo Notify.
Scopri
La presentazione è disponibile sul sito del Ventennale al link:
MORNATI.pdf
Nov 12, 2024
OrienTales è la nuova biblioteca digitale gestita dal Sistema bibliotecario di Ateneo dell’Università di Napoli “L’Orientale”. OrienTales online. Il progetto mira alla creazione, valorizzazione, promozione, divulgazione e archiviazione a lungo termine di oggetti e collezioni digitali rendendoli disponibili al pubblico sulla piattaforma. Il patrimonio culturale digitalizzato proviene dalle collezioni dell’Ateneo e delle altre istituzioni che aderiranno al progetto.
OrienTales ha deciso di unirsi alla community di DSpace-GLAMIl patrimonio consiste prevalentemente di volumi digitalizzati conformi agli standard nazionali di digitalizzazione. L’obiettivo per il futuro sarà la piena conformità di OrienTales alle norme del Piano Nazionale di Digitalizzazione, su cui 4Science ha da tempo avviato un’interlocuzione con l’Istituto Centrale per la Digitalizzazione del Patrimonio Culturale.
Siamo in una fase di continue evoluzioni in merito al Patrimonio Culturale Digitale e l’ecosistema di DSpace-GLAM raccoglie le sfide di esigenze di istituzioni, archivi e biblioteche dinamiche, mutevoli, sempre aggiornate rispetto ai nuovi standard di catalogazione, metadatazione e rappresentazione degli oggetti digitali. La collaborazione tra 4Science ed il Sistema bibliotecario di Ateneo dell’Università di Napoli “L’Orientale” punta ad ampliare l’accessibilità e anticipare i potenziali bisogni degli utenti di OrienTales. Questo processo necessita l’adozione di competenze, soluzioni e infrastrutture tecnologiche in grado di tracciare nuove possibilità per la dimensione digitale della Cultura.
Interpretare, descrivere, disegnare, comunicare i singoli oggetti digitali e le loro relazioni all’interno della Digital Library. DSpace-GLAM fornisce la possibilità a OrienTales di aprire “tante conversazioni tenute insieme da un linguaggio comune, da una struttura comunicativa basata sull’assunzione di impegni fra comunità diverse per pubblici diversi“.
Che OrienTales online sia solo l’inizio!
Cos’è DSpace-GLAM?
DSpace-GLAM è il Digital Library Management System sviluppato da 4Science a partire dal Digital Asset Management System open source DSpace dedicato alla creazione e gestione di collezioni culturali digitali. La sigla GLAM sottolinea proprio la capacità di accogliere e gestire insieme il multi-dominio culturale: libri antichi e moderni, fotografie, fondi d’archivio, emeroteche, oggetti museali, documenti, video, audio, mappe, … Raccolte, collezioni, fondi sono fruibili insieme, quindi, in uno straordinario viaggio all’interno di nuovi scenari e paesaggi culturali digitali.
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Ott 11, 2024
Earth-prints, l’archivio aperto dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia basato sulla soluzione DSpace-CRIS, è live con la versione 7 del software.
Tra le novità introdotte con la nuova versione di Earth-prints
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Nuova interfaccia grafica basata sulla tecnologia angular
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Migliore esperienza di navigazione e collegamento tra i diversi contenuti di Earth-prints: pubblicazioni, ricercatori, organizzazioni sono solo alcuni dei diversi contenuti ospitati
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Statistiche più dettagliate, in particolare a livello di singola risorsa
Cos’è DSpace-CRIS?
4Science offre DSpace-CRIS tra i suoi servizi per la ricerca. DSpace-CRIS è il primo Current Research Information System open-source gratuito per la gestione dei dati e delle informazioni di ricerca.
E’ conforme e supporta i principali standard internazionali, facilitando l’interoperabilità e il trasferimento dei dati e permettendo un’elevata visibilità sul web a tutte le informazioni e gli oggetti contenuti.
Il modello di dati flessibile è il suo punto di forza, che consente di raccogliere, gestire e raccontare i dati e le informazioni sulla ricerca, creando collegamenti reciproci fra le diverse entità definite.
Visita il nuovo repository
EarthprintsDSpace-Cris7 :: Home!
Ott 10, 2024
Il repository dei dati FAIR della ricerca dell’Università degli Studi di Milano, basato sul software Open Source Dataverse, Dataverse@UniMI rinnova la propria veste e si aggiorna alla versione 6.3 tenendosi al passo con le ultime novità offerte dal software.La nuova homepage realizzata appositamente per la nuova versione ha una visual identity rinnovata con un nuovo logo e offre una user experience migliore al suo pubblico.
Dataverse@UNIMI è un servizio ormai consolidato e di grande successo fra i faculty e il team dell’Università degli Studi di Milano racconta il percorso di crescita graduale e costante di questi anni in questo contributo:Dataverse@unimi: un percorso di crescita graduale e costante.
Dataverse@UniMI rinnova la propria veste e trovano spazio i seguenti contenuti:
● risorse raggruppate per soggetto
● risorse raggruppate per dipartimento
● dataset recenti
● statistiche
● altri repository legati all’istituzione
4Science offre Dataverse tra i suoi servizi per la ricerca. Il Dataverse Project è sviluppato dal Dataverse Team dell’Institute for Quantitative Social Science (IQSS) dell’Università di Harvard ed è un’applicazione web open source per condividere, conservare, citare, esplorare e analizzare i dati di ricerca:
● preserva i Dataset, li rende più individuabili e conformi ai Data Management Plan
● permette collegamenti stabili e duraturi tra una pubblicazione e i set di dati associati attraverso l’adozione dei Persistent identifier (ad esempio, DOI, o Handle)
● fornisce un ambiente in cui il ricercatore possa analizzare, collaborare e condividere in sicurezza i propri dati in qualsiasi formato (GIS, Tabular, ecc.)
● collega alle pagine dei ricercatori, dipartimenti e progetti e visualizza i diversi dataverse
Un repository Dataverse può ospitare più dataverse e ognuno di questi può contenere dataset o altri dataverse. Ogni dataset contiene metadati descrittivi e file di dati (compresi la documentazione e il codice che accompagna i dati).

Vista Dataverse UNIMI
Ott 10, 2024
A quasi un anno dalla sua nascita, la Rovereto Digital Library continua la sua narrazione della storia locale del Trentino.
I percorsi virtuali inediti e interattivi offrono al pubblico della digital library nuovi spunti di ricerca tra antichi libri miniati, manoscritti, documenti, fotografie e raccolte iconografiche. E ora, anche le collezioni sull’araldica e sulla storia locale si aggiungono ai materiali digitalizzati, messi a disposizione di ricercatori e cittadini curiosi. Una ricca raccolta di oltre 200 ritratti di personaggi del territorio e altrettanti stemmi permettono a chiunque di scoprire importanti informazioni storiche altrimenti sconosciute.
Grazie ad un ampio intreccio di materiali di diversa natura, potrai navigare tra documenti storici, scoprendo i legami e le storie che hanno plasmato il territorio. Queste raccolte non sono solo un viaggio nel passato, ma anche una risorsa preziosa per ricercatori e appassionati di storia. La ricca eredità culturale del Trentino è a portata ora di un click.
Ogni documento è una finestra su epoche diverse, una rivelazione di vite, storie e tratti distintivi di uomini, donne e famiglie che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia locale. Rovereto Digital Library avvicina la storia e la cultura del Trentino a tutti e i confini regionali non esistono più.
Questo patrimonio in continua espansione non smette di stupire, affascinare e interessare, aprendo nuove frontiere della digitalizzazione. Gli strumenti di visualizzazione ad alta risoluzione offerti da DSpace-GLAM permettono di soffermarsi su minuscoli particolari che perfino l’occhio esperto potrebbe lasciarsi sfuggire.
Senti l’eco dei secoli passati e immergiti in un patrimonio storico che prende vita grazie alla tecnologia DSpace-GLAM realizzata da 4Science. La Rovereto Digital Library ti aspetta per un’esperienza di scoperta senza pari!
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