Lug 16, 2024
4Science ha partecipato a Göteborg alla conferenza Open Repositories 2024 l’appuntamento più prestigioso dell’anno per la Community che fa riferimento ai repository open source.
Una platea molto interessata (più di 400 partecipanti) ha ascoltato il nostro intervento. 4Science ha presentato le nuove funzionalità di DSpace GLAM per la valorizzazione del patrimonio culturale digitale attraverso le relazioni e i percorsi narrativi. Il nostro intervento si è focalizzato sulla strutturazione di una Biblioteca Digitale partendo da precedenti realizzazioni o dando vita a nuovi progetti, attraverso l’ausilio delle numerose funzionalità messe a disposizione dalla piattaforma.
Il rilascio di DSpace 7, infatti, con le nuove tecnologie e funzionalità che implementa, rappresenta un cambiamento epocale, aprendo l’applicazione a prospettive nuove e più ampie. In particolare, rende il prodotto molto più performante per gli operatori del settore del patrimonio culturale. Di conseguenza, diverse organizzazioni stanno iniziando ad implementare o migrare le proprie Digital Library sulla nuova versione. L’intervento di 4Science ha illustrato come la creazione di una Digital Library basata su DSpace GLAM, consegni nuove ed inesplorate chiavi di lettura dei contenuti culturali permettendone la definizione del contesto, o meglio dei loro diversi contesti (storico, geografico, culturale, ecc.) e fornendo strumenti per comunicare il patrimonio culturale digitale.
NON SOLO GLAM
Ma Open Repositories non è solo GLAM; è anche l’appuntamento principale in cui le Community di riferimento, tra cui la Community di DSpace, si ritrovano per discutere del presente, ma soprattutto del futuro delle applicazioni. 4Science ha dato un apporto fondamentale anche ai workshop e alle sessioni dedicate all’evoluzione di DSpace, presentando i propri contributi allo sviluppo di DSpace 8, rilasciato nelle scorse settimane, oltre ad alcune importanti funzionalità legate ai persistent identifier e alla gestione dei metadati implementate nell’ambito delle proprie soluzioni CRIS (Current Research Information System).
Lug 15, 2024
Un nuovo archivio documentale on line su DSpace-GLAM grazie alla collaborazione tra la compagnia teatrale Motus e la Biblioteca Gambalunga di Rimini e 4Science SPA. Motus è una delle più affermate compagnie del panorama teatrale contemporaneo italiano. Fondata nel 1991 a Rimini da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, Motus si è guadagnata una reputazione di spicco a livello nazionale ed internazionale.
I progetti della compagnia si nutrono delle contraddizioni del contemporaneo, delle lacune sociali e politiche del tempo che attraversano. In questa capacità di lavorare il presente e nel linguaggio transdisciplinare che coniuga drammaturgia originale e scrittura scenica, video e ricerca sonora e musicale, testo e lavoro sul movimento, risiede la poetica di Motus.
Attraverso l’impegno artistico, Motus ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Questi riconoscimenti hanno consolidato la sua posizione di compagnia teatrale più interessante e influente in Italia. La continua ricerca di nuove modalità espressive e la capacità di affrontare temi cruciali confermano la sua rilevanza nel panorama artistico internazionale.
Un archivio unico nel suo genere!
Nel 2020 inizia il progetto di costruzione dell’archivio documentate della compagnia, a partire dal lavoro di catalogazione dei video di tutti gli spettacoli. Nel 2023 nasce la collaborazione tra Motus, una delle più affermate compagnie del panorama teatrale contemporaneo italiano, la Biblioteca Gambalunga di Rimini e 4Science SPA per la stesura di un progetto di messa on line del patrimonio.
Il progetto
La collaborazione tra le tre realtà permette a Motus di vincere un bando PNRR TOCC “Transizione Digitale di Organismi Culturali e Creativi. Obiettivo di progetto è la creazione di un archivio digitale in grado di rappresentare la propria storia e la propria identità.
L’attività di digitalizzazione e metadatazione si avvale della prestigiosa collaborazione con il Laboratorio Sanzio Digital Heritage dell’Università degli Studi di Urbino (che abbiamo già avuto occasione di presentarvi https://4science.it/sanzio-digital-heritage/).
A conclusione del bando, l’archivio della compagnia sarà disponibile sulla piattaforma DSpace GLAM. I lavori di riordino e catalogazione dei materiali sono coordinati ed eseguiti dalla Dott.ssa Mara Sorrentino, esperta bibliotecaria ed archivista della Biblioteca Gambalunga di Rimini.
Riuso e co-creazione: la nuova vita dell’archivio
Infine l’archivio, unico nel suo genere per contenuti e caratteristiche, potrà diventare uno strumento di riuso e co-creazione di contenuti, per ricerche scientifiche e approfondimenti tematici, punto di partenza per rassegne, eventi ed incontri.
La peculiarità dei suoi contenuti e le caratteristiche del patrimonio informativo e documentale permetteranno infatti di percorrere, o meglio di anticipare, quella volontà espressa nelle “Linee guida per l’acquisizione, la circolazione e il riuso delle riproduzioni dei beni culturali in ambiente digitale” del PND (Piano nazionale di digitalizzazione del patrimonio culturale) che evidenzia come:
“…il riuso dell’immagine tende ad assumere connotazioni fortemente culturali, in quanto riflette il modo di intendere il rapporto tra società, patrimonio culturale e istituti di tutela e, più in generale, il ruolo attuale di istituti pubblici come musei, archivi e biblioteche. Il compito di questi ultimi sembra ormai non esaurirsi più nella, pur fondamentale, garanzia di tutela e fruizione fisica delle collezioni, ma si misura sempre di più con obiettivi di disseminazione delle risorse culturali digitali, a fronte di istanze crescenti di partecipazione, riuso e co-creazione di contenuti”
Lug 11, 2024
Nei quattro anni trascorsi dall’avvio del progetto Sanzio Cultural Heritage la digital library si è arricchita di numerose collezioni appartenenti non soltanto al ricco patrimonio storico e culturale dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo, ma anche a numerose istituzioni territoriali.
Le collezioni e le collaborazioni sul territorio
Alle collezioni digitali dell’Università degli studi di Urbino si sono aggiunte in questi anni di intensa attività le collezioni della
Costituita il 3 febbraio 2000, promossa da Carlo Bo stesso, dall’Ateneo Urbinate, dal Comune di Urbino e dalla Fondazione della Cassa di Risparmio di Pesaro, la Fondazione Carlo e Marise Bo per la Letteratura Europea Moderna e Contemporanea ha come suo scopo principale quello di conservare e potenziare la biblioteca di Carlo Bo, anche con l’aggregazione di archivi letterari e storici di particolare rilevanza, favorendo lo studio delle letterature e culture moderne e contemporanee.
Costituita per iniziativa del rettore Carlo Bo e del professor Lorenzo Bedeschi nel 1989, la Fondazione Romolo Murri raccoglie e amplia l’attività già intrapresa dal Centro Studi per la Storia del Modernismo dell’Università degli Studi di Urbino (fondato e diretto nel 1972 da Lorenzo Bedeschi).
L’Accademia Raffaello, fondata in Urbino nel 1869 dal conte Pompeo Gherardi, ha per scopo didattico con opere e studi, in Urbino e fuori, l’alto ideale di arte e di umanità che si irradia dal genio di Raffaello e di tutelare ed accrescere il decoro della città che gli detti natali (art. 1 dello Statuto)
Alle attività legate ai contenuti si sono aggiunti negli ultimi mesi un restyling del layout grafico e un aggiornamento della sua infrastruttura informatica basata oggi su una nuova release di Dspace-GLAM, che fornisce numerose nuove funzionalità sia per gli operatori che per i fruitori della piattaforma.
Per far fronte alle nuove sfide digitali, la digital library rinnovata si presenta elegante, ricca e soprattutto aperta all’esplorazione dei patrimoni documentaligrazie alla definizione di inedite traiettorie digitali basate sulle relazioni tra i contenuti disponibili, di percorsi tematici e aggregazioni strutturatti dal team di esperti dell’Università di Urbino, grazie all’intenso lavoro di collaborazione con il team tecnico di 4Science.
Apr 9, 2024
Appuntamento da non perdere, questo webinar del 17 aprile alle ore 11. Infatti, è l’occasione per incontrare, per la prima presentazione, la nuova Digital Library dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Vanvitelli Digital Library (qui il link di accesso diretto) è un progetto, realizzato con DSpace-GLAM, che si caratterizza dall’incontro fra due importanti strutture organizzative dell’Ateneo: Biblioteche e Musei. Un ambiente digitale condiviso che ha nella varietà dei contenuti e nella sua capacità di essere punto d’incontro la sua missione fondante.
Il programma del webinar
Introduzione a cura di Emilia Groppo, Head of the Cultural Heritage Area, 4Science
Alla scoperta della Vanvitelli Digital Library, Rosaria di Martino, Responsabile Centro servizio del Sistema Bibliotecario di Ateneo Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
Oltre il Museo. Valorizzazione e comunicazione digitale del patrimonio museale della “Vanvitelli”, Raul Basile, Responsabile Centro servizio del MUSA Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
La digitalizzazione dei fondi antichi dell’Ateneo “Luigi Vanvitelli”, Annalisa Cavalli, Responsabile Ufficio Bibliografico Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
La partecipazione è libera, occorre solo l’iscrizione.
Iscriviti, qui. Ti aspettiamo !!
Mar 4, 2024
Un nuovo appuntamento per un approfondimento imperdibile!
Lo scorso 22 febbraio 2024 (qui il nostro post) abbiamo avuto il piacere di seguire in presenza e online la presentazione di Rovereto Digital Library. Che, come già scritto nel post citato, è la biblioteca digitale della Biblioteca “Girolamo Tartarotti” di Rovereto (Tn).
Un progetto di pregio, che al momento rende disponibili già oltre 16.000 documenti. Molto curato, a partire dalle scelte grafiche e dalla definizione del brand. Composto da un logo che richiama due libri aperti stilizzati e la foglia di quercia, simbolo della Città di Rovereto, “elemento identitario” dal quale è partito il ragionamento grafico. Un logo leggero ma evocativo, denso di significato, quindi, con un payoff efficace: la storia a portata di click.
Perché, quindi, un nuovo appuntamento così ravvicinato?
Il webinar del 14 marzo 2024 (dalle ore 11.00 alle 12.00) rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire e conoscere meglio questo progetto innovativo.
Cosa ci aspetta?
Prima di tutto sarà data visibilità all’approccio scientifico e organizzativo che ha connotato le scelte che sono alla base di Rovereto Digital Library con uno sguardo al disegno strategico per il futuro.
Poi avremo modo di esplorare in modo più approfondito il patrimonio attraverso:
- i percorsi (consultare, ad esempio, la Ver Sacrum: la rivista della Wiener Sezession ideata da Gustav Klimt, Max Kurzweil e Ludwig Hevesi)
- le aggregazioni (perché non cogliere l’occasione di un viaggio a Rovereto o in Vallagarina?)
- le antiche memorie (6587 memorie funebri (luttini), dall’inizio del XIX sec. alla metà del Novecento)
- gli ex-libris
- i fondi del Comune e dei rettori
- il superfondo della famiglia Bossi Fedrigotti (conserva l’Archivio della Famiglia (fondo) e l’Archivio del Feudo Postale (fondo)
- … e molto altro ancora.
Se hai già avuto modo di “incontrare” Rovereto Digital Library questo webinar è l’occasione per scoprire qualche cosa di nuovo e inedito. Se invece non hai ancora avuto modo di conoscere Rovereto Digital Library questo webinar è l’occasione perfetta per incontrarla.
Iscriviti al webinar !!
Ti aspettiamo per un viaggio suggestivo e coinvolgente con Giulia Mori e Cristina Sega della Biblioteca “Girolamo Tartarotti” di Rovereto e Benedetta Gandolini di 4Science