Scienza Aperta: Integrazione tra DSpace e OpenAlex

4Science è entusiasta di annunciare la collaborazione con l’Università di Cambridge nel Regno Unito su un progetto innovativo per l’integrazione tra DSpace e OpenAlex, due sistemi fondamentali nell’ecosistema globale della ricerca accademica. Questa iniziativa, supportata dalla Vietsch Foundation, mira ad arricchire le informazioni accademiche aperte e a semplificare i flussi di lavoro di ricerca. 

Panoramica del Progetto 

L’integrazione sfrutterà l’API aperta di OpenAlex per consentire un rapido import dei metadati rilevanti di ricerca e accademici nei repository DSpace.
Questo progresso migliorerà significativamente la qualità e la completezza dei record delle pubblicazioni di ricerca nei repository istituzionali. 

Vantaggi Principali 
  • Qualità dei Dati Migliorata: Riutilizzando i dati di OpenAlex, le istituzioni potranno aumentare l’accuratezza e la completezza dei contenuti nei loro repository. 
  • Flussi di Lavoro Ottimizzati: Le istituzioni beneficeranno dell’importazione automatizzata e accurata delle informazioni, consentendo loro di concentrarsi su attività orientate alla ricerca. 
  • Accesso Aperto: L’integrazione aumenterà il numero di versioni e punti di accesso ai contenuti, rafforzando la rete globale dell’accesso aperto. 
Integrazione tra DSpace e OpenAlex 

Questo progetto si allinea con le crescenti aspettative di condivisione aperta dei risultati della ricerca da parte della comunità scientifica più ampia. Migliorando la disponibilità di informazioni aperte e accurate sui risultati della ricerca in DSpace, contribuiamo a un ecosistema accademico più trasparente e accessibile. 

Guardando al Futuro 

In qualità di Certified platinum provider di DSpace e leader globale in soluzioni Open Science, 4Science è impegnata a promuovere iniziative per la scienza aperta. Questo progetto rappresenta un passo significativo verso l’arricchimento del panorama globale della ricerca e il supporto alle pratiche di ricerca aperta. Per ulteriori informazioni: Towards enriched open scholarly information: integrating DSpace and OpenAlex – Unlocking Research 

Seguici in questo entusiasmante sviluppo che promette di migliorare il modo in cui le istituzioni gestiscono e condividono le informazioni accademiche! 

Un Balzo nel Futuro: La Digital Library DoGe si Aggiorna

Un Balzo nel Futuro: La Digital Library DoGe si Aggiorna

La Digital Library DoGe si Aggiorna: Quasi due anni dopo il suo debutto su DSpace-GLAM, la Digital Library DoGe: Percorsi Digitali, che custodisce preziosi materiali provenienti dall’Università di Genova e dalla Biblioteca Universitaria di Genova, si presenta con una veste rinnovata. Il restyling del layout grafico e l’aggiornamento dell’infrastruttura tecnologica, basata sull’ultima release di DSpace-GLAM, offrono nuove funzionalità sia per gli operatori che per i fruitori.

La Digital Library DoGe si Aggiorna: Ampliamento delle Possibilità

La Digital Library espande le modalità di narrazione del patrimonio librario e documentale attraverso percorsi tematici innovativi e coinvolgenti, connessioni più profonde tra i contenuti, e aggregazioni attentamente curate dai team di lavoro di DoGe, con il supporto di 4Science. Questa sinergia permette non solo di valorizzare il patrimonio esistente, ma anche di rendere la consultazione più intuitiva e coinvolgente per l’utente finale, aprendo la Digital Library a nuovi pubblici.

La Digital Library DoGe si Aggiorna: Esperienza Utente Ottimizzata

Il nuovo layout grafico rende la navigazione più fluida e accessibile, offrendo un’esperienza utente ottimizzata e accattivante. Le funzionalità avanzate di ricerca e le nuove opzioni di personalizzazione consentono di esplorare i contenuti in modo più approfondito e mirato, aprendo nuove possibilità di studio e ricerca e offrendosi come supporto alla didattica per tutte le discipline.

Non perderti questa evoluzione verso il futuro!

Approfondisci

DoGe: Percorsi Digitali

DSpace-GLAM con 4Science

OBLIO E RINASCITA: Una storia di resistenza.

OBLIO E RINASCITA: Una storia di resistenza.

Oblio e Rinascita: Mercoledì 6 novembre, in occasione dell’apertura dell’anno accademico della Scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica di Palermo, è stata inaugurata la mostra documentaria “Lost and Found. Itinerari dei beni culturali in Sicilia durante e dopo il secondo conflitto mondiale (1940-1950)” presso la sede Gancia dell’Archivio di Stato di Palermo.

Oblio e Rinascita: La mostra

La mostra raccoglie documenti e fotografie che ripercorrono gli sforzi messi in atto da Stato e cittadinanza per tutelare il proprio patrimonio culturale (con particolre attenzione alla salvaguardia degli archivi). Accanto alle perdite causate dal conflitto, emergono così anche le innumerevoli azioni illuminate volte a proteggere tesori inestimabili.

Grazie a DSpace-GLAM, il Digital Library Management System realizzato da 4Science, l’Archivio di Stato di Palermo, propone anche una versione virtuale della mostra. Questo permette a coloro che non potessero recarsi fisicamente a Palermo tra il 6 Novembre 2024 e il 10 Gennaio 2025 di poter accedere ad alcuni dei documenti presenti nelle sale. Il percorso di consultazione virtuale permette di navigare tra le carte, visualizzando note, predispozioni e comunicati che gettano luce sugli sforzi di una comunità per la salvaguardia della propria eredità culturale in un periodo molto difficile.

 Vieni a scoprire i documenti che raccontano la storia del patrimonio storico artistico del nostro paese! Vi aspettiamo sia presso la sede Gancia dell’Archivio di Stato di Palermo che online su https://digitalibrary-saassipa.cultura.gov.it/entities/path/d69d8518-315c-41af-9e3b-e5480e3f1b18

GenOA Week 2024

GenOA Week 2024

Dal 4 all’8 novembre 2024 si è tenuta a Genova la GenOA Week, in concomitanza con la settimana internazionale dell’Open Access. L’evento, molto ricco e stimolante, è organizzato dall’Università di Genova e altre istituzioni liguri. Questa sesta edizione, sul tema “Community over Commercialization”, ha proposto un percorso di riflessione, attraverso le voci delle comunità e delle istituzioni della ricerca attive nel territorio ligure, ma aprendo anche la partecipazione ad altre realtà, per confrontarsi sulla relatà presente e le azioni da intraprendere per realizzare gli scenari futuri.

Il programma

Il primo giorno è stato dedicato all’Intelligenza Artificiale e ai suoi aspetti etici e “open”, con la partecipazione di esponenti dell’Università di Genova e di aziende private, e alla valutazione della ricerca, con un intervento dell’ANVUR, che si è impegnata a riformare la valutazione della ricerca, nell’ambito delle attività della Coalition for the advancement of Research Assessment (Coara).

Il secondo giorno è stato dedicato agli enti di ricerca, con la partecipazione, fra gli altri, di INGV e INAF, che da molti anni praticano l’Open Access grazie ai loro repository basati su DSpace-CRIS e gestiti da 4Science.

Il terzo giorno si è tenuto un incontro, aperto al pubblico, della Comunità Italiana dei Data Stewards (CIDS).

Nel quarto giorno la mattinata è stata dedicata alla tematica “Diamond Open Access e gestione dei diritti dell’autore” con la partecipazione di molti ospiti anche stranieri, seguita nel pomeriggio da una sessione sulle infrastrutture di ricerca condotta dal CNR.

L’ultimo giorno è stato dedicato alla comunità delle biblioteche, in cui sono intervenuti con diverse presentazioni e poster esponenti delle università di Milano e Venezia, entrambe attive nell’Open Science grazie ai repository di Open Data e alle riviste diamond, basati su OJS e Dataverse e gestiti da 4Science. L’Università di Milano in particolare ha presentato i propri percorsi di formazione sull’Open Science, la gestione FAIR e la validazione nell’archivio di dati, la difesa dalle riviste predatorie, e l’esperienza con OpenAlex e la dashboard delle collaborazioni dell’ateneo.

Attraverso i protagonisti che utilizzano nostre soluzioni open, da DSpace a Dataverse, a OJS, a 4Science siamo orgogliosi di aver fornito un contributo sostanziale al movimento dell’Open Science e a questo evento.

Il programma delle giornate è ancora disponibile a questo link:

OA_brochure_2024_01.pdf

Scienza Aperta venti anni dopo la Dichiarazione di Messina

Scienza Aperta venti anni dopo la Dichiarazione di Messina

In occasione del ventesimo anniversario della Dichiarazione di Messina a sostegno dell’Accesso Aperto, l’Università di Messina ha organizzato due giorni di celebrazione e di riflessione sulle prospettive dell’ Open Science (Scienza Aperta) in Italia. Il 4 novembre si è tenuta una sessione internazionale in cui sono state discusse le maggiori tendenze in atto in Europa, dalle politiche della Commissione Europea, alla riforma della valutazione della ricerca, dal mondo FAIR alla European Open Science Cloud, con un focus sulla sostenibilità della comunicazione scientifica e il Diamond Open Access. Il 5 novembre si è spazio alle iniziative nazionali, con una tavola rotonda che ha visto protagonisti i maggiori attori che a livello nazionale stanno cercando di tradurre in pratica i principi Open.

Molto interessanti anche le introduzioni dei rettori di Messina e Catania Giovanna Spatari e Francesco Priolo, e della Prorettrice alla ricerca di Messina nonché Top Scientist Paola Dugo, che hanno mostrato interesse e impegno per l’Open Science, rinnovando l’impegno preso nel 2004 agli albori del movimento Open Access in Italia.

Il supporto di 4Science

In particolare, 4Science, il più importante collaboratore strategico e tecnologico della community DSpace nel mondo, ha presentato una panoramica di alcuni strumenti disponibili per l’Open Science. In primis DSpace 8 e le sue novità, dai servizi abilitati dall’integrazione con l’OpenAIRE Graph come il claim delle pubblicazioni e la correzione dei dati, all’integrazione con ROR per l’identificazione delle istituzioni. Si è parlato anche della roadmap per DSpace 9 e 10, con il progetto di integrazione con OpenAlex ma soprattutto il merge di DSpace e DSpace-CRIS, che consentirà a DSpace di offrire una grande quantità di nuovi servizi e di migliorare le prestazioni del software. Si è anche accennato alla cybersecurity e alle versioni vecchie di DSpace che girano in molte istituzioni italiane, non più sicure e obsolete anche dal punto di vista della sicurezza.

Sono state altresì menzionate soluzioni di Scienza aperta per gli Open Data (Dataverse), per il Diamond Publishing (OJS) e la Open Peer Review abilitata dal protocollo Notify.

Scopri

La presentazione è disponibile sul sito del Ventennale al link:
MORNATI.pdf