I volti di 4Science: Benedetta Gandolini, Business Analyst

Benedetta Gandolini – per tutti Benny, perché il nome completo richiede sempre…un secondo di troppo – è la più giovane del team Business Analyst di 4Science, ma di certo non passa inosservata.

Il suo ingresso in azienda avviene dal Service Desk, quel luogo mitico in cui si impara tutto e subito: sistemi, persone, urgenze, priorità che cambiano ogni cinque minuti. È lì che Benedetta si è fatta le ossa, rispondendo, analizzando, smontando problemi e rimontandoli con pazienza. Da quell’esperienza nasce un percorso di crescita naturale che l’ha portata a diventare Business Analyst, ruolo in cui oggi lascia la sua impronta in moltissime delle evoluzioni che prendono forma nei nostri prodotti. Ogni nuova feature, ogni modifica alle schede, ogni miglioramento di processo passa anche, in qualche modo, dalle sue mani.

La sua storia inizia con una laurea in Archeologia e una tesi in analisi statistiche – una combinazione che racconta già molto del suo modo di pensare. Dopo l’università, Benedetta ha lavorato per alcuni anni su progetti accademici e in contesti lontani, almeno in apparenza, dal mondo della ricerca digitale: poi, grazie a una concatenazione di eventi tanto imprevedibili quanto provvidenziali, arriva in 4Science. Qui porta con sé il metodo stratigrafico dell’archeologia: osservare, scavare con pazienza, mettere insieme indizi, ricostruire il quadro complessivo. Nel frattempo affina anche un’altra abilità fondamentale: quella di inseguire le persone giuste finché non ottiene tutte le informazioni di cui ha bisogno: un talento che le è valso, nel tempo, il soprannome di “Erinne”!

Crescendo all’interno dell’azienda, Benedetta ha costruito competenze sempre più trasversali e una notevole capacità di trasformare richieste complesse in soluzioni concrete. Quando qualcosa non funziona, per lei non è mai un punto di arrivo: è solo l’inizio. Può capitare che sparisca per giorni, silenziosa e concentrata, per poi riapparire con la soluzione, quella che fa dire a tutti: “ecco, era proprio così che doveva funzionare”. Ha un legame speciale con il mondo GLAM e si diverte a esplorare biblioteche digitali, ragionare su nuove strutture di metadati e progettare schede di inserimento sempre più chiare ed efficaci.

Curiosa per natura e guidata da una spinta continua verso l’innovazione, lavora dietro le quinte alla gestione dei prodotti cercando di anticipare bisogni e desideri degli utenti. Come in un vero cantiere archeologico, sa che ciò che si vede è solo una parte di ciò che esiste: il resto va immaginato, progettato e portato alla luce. Tiene insieme le timeline degli sviluppi e non ha problemi a ricordare – più e più volte – a chiunque sia coinvolto che quella funzionalità “va chiusa”. Con garbo, certo. Ma anche con grande determinazione.

I suoi segni particolari? Un’immagine del Duomo di Milano usata per qualsiasi test sugli applicativi, una predisposizione quasi irresistibile a migliorare tutto ciò che le passa davanti e un amore dichiarato per i dolci. Si dice che basti nominare le sfogliatelle perché Benedetta compaia all’improvviso, come richiamata da una forza misteriosa.

La troverete spesso in mezzo a webinar, riunioni e call, mentre pronuncia una delle sue frasi più celebri: “è un’ottima idea, vediamo di metterlo in roadmap”. Un’espressione che, per chi lavora con lei, è un chiaro segnale: da qualche parte, presto…molto presto, un team intero inizierà a lavorare su una nuova feature.

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