Diverse le occasioni in cui si Γ¨ parlato e si parla di Digital Library PAVIA (DL PAVIA): convegni, seminari, incontri, summer school, …Β Anche in un nostro post del 20 marzo 2023. In questi giorni c’Γ¨ una nuova partecipazione e si tratta del convegno del 25 gennaio 2024 “πππ©π§ππ’π€π£ππ€ ππͺπ‘π©πͺπ§ππ‘π π ππ£ππ§ππ¨π©π§πͺπ©π©πͺπ§π ππ π§ππππ§ππ: π‘π ππ€π£π¨ππ§π«ππ―ππ€π£π π π‘π ππ€π’πͺπ£ππππ―ππ€π£π ππ‘ π₯πͺπππ‘πππ€“. Questo perchΓ© l’esperienza di DL PAVIA Γ¨ certamente una delle piΓΉ interessanti nel panorama italiano (e non solo).
Un po’ di storia
“La biblioteca digitale dellβUniversitΓ degli studi di Pavia inizia la sua storia negli anni 2003-2006 con un primo nucleo di documenti appartenenti al fondo della biblioteca di Plinio Fraccaro, digitalizzati grazie a un progetto realizzato con il contributo finanziario della Fondazione Banca del Monte di Lombardia e a una quotaΒ di finanziamento residuale erogata dal CILEA (Consorzio interuniversitario lombardo per lβelaborazione automatica).Β Siamo quindi di fronte a una delle prime realizzazioni italiane di biblioteca digitale. Una volta dismessa la piattaforma iniziale su cui poggiava la biblioteca digitale, indisponibile per scelta dei gestori, nel 2018 nasce lβidea di Digital Library PAVIA. Dopo un lavoro di analisi delle esigenze locali, di scelta e configurazione delle funzionalitΓ e dopo il recupero di alcuni fondi giΓ digitalizzati, il 13 gennaio 2021 viene presentata la nuova infrastruttura tecnologica e il nuovo brand.” [nota 1]
Digital Library PAVIA , oggi
Da un punto di vista scientifico, come ci dice Roberto Canevari, responsabile di Digital Library PAVIA, Γ¨ da evidenziare l’attenzione alla cura dedicata alla meta-datazione e alle relazioni fra oggetti digitali. Relazioni la cui generazione e gestione Γ¨ possibile grazie alle possibilitΓ offerte dalla piattaforma DSpace-GLAM. Ma non Γ¨ stato raggiunto “solo” il risultato di una biblioteca digitale nel pieno rispetto degli standard dei diversi ambiti MAB. L’ulteriore risultato raggiunto da DL PAVIA Γ¨ anche quello di essere diventata centro di interesse anche per enti culturali esterni all’Ateneo. Questo interesse si Γ¨ tradotto nella volontΓ di importanti realtΓ culturali del territorio di entrare a far parte di DL PAVIA. Per facilitare questi ingressi Γ¨ stata messa a punto una convenzione. Sono giΓ attivi i primi esempi concreti di collaborazione e mostrano giΓ i loro effetti positivi sulla consultazione e la valorizzazione del patrimonio. Si tratta dei Collegi Universitari Pavesi: Almo Collegio Borromeo e Collegio Fratelli Cairoli. Quest’ultimo ancora non ha iniziato il conferimento dei documenti digitali. L’Almo Collegio Borromeo, ha iniziato il caricamento di diverse tipologie di materiali: libri antichi, documenti archivistici, fotografie, … Naturalmente il processo Γ¨ solo all’inizio e si assesterΓ nel tempo.
Riflessioni finali
Roberto Canevari rileva giΓ alcuni elementi di riflessione interessanti a seguito di questi due primi ingressi “esterni” legati al territorio pavese. In effetti giΓ il conferimento della “Provincia Pavese” da parte della Biblioteca Universitaria di Pavia aveva rappresentato un primo ingresso extra UniversitΓ di Pavia. Ma queste due realtΓ hanno un duplice effetto positivo su DL Pavia, da una parte un arricchimento oggettivo del patrimonio della biblioteca digitale e anche una sorta di “completamento”. Pensiamo ad esempio al risultato di una ricerca relativa a una persona (docente, studioso, …) che magari Γ¨ stato anche alumno di uno dei Collegi. Il secondo aspetto ancora piΓΉ importante Γ¨ l’ampliamento de facto della base di utenza. Infatti l’utenza dei Collegi Γ¨ diversa da quella dell’UniversitΓ , pertanto nel momento in cui si conosce la disponibilitΓ in linea di materiali storici dei Collegi chi consulterΓ tali materiali verrΓ anche in contatto con il resto del patrimonio di DL PAVIA che magari non avrebbe consultato. Quindi, conclude Roberto Canevari, un ampliamento dell’utenza per tutta la DL PAVIA.
___________________________________________
Nota [1] Paolo Nassi in “Come comunicare la biblioteca digitale”, A.Busa, Editrice Bibliografica, 2023