Mag 8, 2024
Nel mondo digitale in rapida evoluzione, la biblioteca è un ecosistema pulsante che si fonda sulla interazione e la condivisione. Per questo, ogni documento, immagine, traccia audio – video diventa componente attiva nel dialogo con i pubblici. Il nostro webinar vuole essere un piccolo viaggio attraverso le nuove frontiere della gestione della digital library, dove ogni file diventa un tassello di un mosaico culturale in continua espansione. Prepariamoci a vedere la biblioteca digitale sotto una nuova luce, dove ogni click apre un mondo di possibilità.
Nel webinar del 16 maggio 2024 approfondiremo, insieme, come DSpace-GLAM pone le basi per:
- aprire nuove strade per l’apprendimento e la scoperta
- personalizzare l’esperienza utente, rendendo ogni interazione con la digital library unica e arricchente
- accogliere e preservare una varietà di materiali, garantendo che la nostra storia (digitale) sia custodita per il futuro
- sfruttare alcune potenzialità offerte dall’AI.
Gli interventi sono a cura di Claudio Cortese (Deputy Chief Solutions Officer, Product Manager di DSpace-GLAM), Benedetta Gandolini (Business analyst) e Emilia Groppo (Head of the Cultural Heritage Division).
Appuntamento 16 maggio 2024 ore 11 (online)
Partecipa a
DSpace-Glam, un ecosistema in continua evoluzione
Vi aspettiamo !!
Apr 9, 2024
Appuntamento da non perdere, questo webinar del 17 aprile alle ore 11. Infatti, è l’occasione per incontrare, per la prima presentazione, la nuova Digital Library dell’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”.
Vanvitelli Digital Library (qui il link di accesso diretto) è un progetto, realizzato con DSpace-GLAM, che si caratterizza dall’incontro fra due importanti strutture organizzative dell’Ateneo: Biblioteche e Musei. Un ambiente digitale condiviso che ha nella varietà dei contenuti e nella sua capacità di essere punto d’incontro la sua missione fondante.
Il programma del webinar
Introduzione a cura di Emilia Groppo, Head of the Cultural Heritage Area, 4Science
Alla scoperta della Vanvitelli Digital Library, Rosaria di Martino, Responsabile Centro servizio del Sistema Bibliotecario di Ateneo Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
Oltre il Museo. Valorizzazione e comunicazione digitale del patrimonio museale della “Vanvitelli”, Raul Basile, Responsabile Centro servizio del MUSA Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli
La digitalizzazione dei fondi antichi dell’Ateneo “Luigi Vanvitelli”, Annalisa Cavalli, Responsabile Ufficio Bibliografico Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli.
La partecipazione è libera, occorre solo l’iscrizione.
Iscriviti, qui. Ti aspettiamo !!
Mar 4, 2024
Un nuovo appuntamento per un approfondimento imperdibile!
Lo scorso 22 febbraio 2024 (qui il nostro post) abbiamo avuto il piacere di seguire in presenza e online la presentazione di Rovereto Digital Library. Che, come già scritto nel post citato, è la biblioteca digitale della Biblioteca “Girolamo Tartarotti” di Rovereto (Tn).
Un progetto di pregio, che al momento rende disponibili già oltre 16.000 documenti. Molto curato, a partire dalle scelte grafiche e dalla definizione del brand. Composto da un logo che richiama due libri aperti stilizzati e la foglia di quercia, simbolo della Città di Rovereto, “elemento identitario” dal quale è partito il ragionamento grafico. Un logo leggero ma evocativo, denso di significato, quindi, con un payoff efficace: la storia a portata di click.
Perché, quindi, un nuovo appuntamento così ravvicinato?
Il webinar del 14 marzo 2024 (dalle ore 11.00 alle 12.00) rappresenta un’occasione imperdibile per approfondire e conoscere meglio questo progetto innovativo.
Cosa ci aspetta?
Prima di tutto sarà data visibilità all’approccio scientifico e organizzativo che ha connotato le scelte che sono alla base di Rovereto Digital Library con uno sguardo al disegno strategico per il futuro.
Poi avremo modo di esplorare in modo più approfondito il patrimonio attraverso:
- i percorsi (consultare, ad esempio, la Ver Sacrum: la rivista della Wiener Sezession ideata da Gustav Klimt, Max Kurzweil e Ludwig Hevesi)
- le aggregazioni (perché non cogliere l’occasione di un viaggio a Rovereto o in Vallagarina?)
- le antiche memorie (6587 memorie funebri (luttini), dall’inizio del XIX sec. alla metà del Novecento)
- gli ex-libris
- i fondi del Comune e dei rettori
- il superfondo della famiglia Bossi Fedrigotti (conserva l’Archivio della Famiglia (fondo) e l’Archivio del Feudo Postale (fondo)
- … e molto altro ancora.
Se hai già avuto modo di “incontrare” Rovereto Digital Library questo webinar è l’occasione per scoprire qualche cosa di nuovo e inedito. Se invece non hai ancora avuto modo di conoscere Rovereto Digital Library questo webinar è l’occasione perfetta per incontrarla.
Iscriviti al webinar !!
Ti aspettiamo per un viaggio suggestivo e coinvolgente con Giulia Mori e Cristina Sega della Biblioteca “Girolamo Tartarotti” di Rovereto e Benedetta Gandolini di 4Science
Feb 10, 2024
La Community DSpace vanta una storia di 21 anni con un solido sostegno da parte dei membri e una partecipazione attiva di un’ampia tipologia di stakeholder provenienti da organizzazioni di tutto il mondo.
I membri implementano, sviluppano e sostengono DSpace attraverso il contributo dei gruppi della Community tra cui: DSpace Steering Group, DSpace Leadership Group, DSpace Committers, DSpace Community Advisory Team (DCAT), DSpace Marketing Interest Group e DSpace Users Groups.
4Science porta un significativo contributo alla Community in termini di partecipazione alle scelte strategiche, alla realizzazione della piattaforma (nel 2023 è stato il maggior contributore come già comunicato nel nostro post di ottobre 4Science e l’open science: una scelta che si rafforza nel tempo) e all’azione di condivisione e diffusione internazionale di risultati e linee guida. Molto importante, quindi, è la presenza di figure di primo piano di 4Science all’interno dei “community groups” di governo di DSpace.
DSpace Steering Group e DSpace Leadership Group
Il DSpace Steering Group è il principale organo decisionale del progetto DSpace. Stabilisce la direzione strategica del progetto avvalendosi della consulenza e del consenso del DSpace Leadership Group. Fornisce una supervisione continua del progetto e garantisce che le priorità del Leadership Group e dei membri della Community siano soddisfatte. Susanna Mornati, COO 4Science, è membro del DSpace Steering Group e del DSpace Leadership Group.
DSpace Committers
Il DSpace Committers è costituito da coloro che hanno il controllo autonomo sul codice e sono, per questo, il team di supporto principale per DSpace. Al DSpace Committers Group 4Science porta a tre i suoi membri: Andrea Bollini (CTIO 4Science), Luigi Andrea Pascarelli e Giuseppe Digilio entrambi Lead Software Engineer.
DSpace Marketing Interest Group e DSpace Community Advisory Team
4Science porta il suo contributo anche al DSpace Marketing Interest Group con Irene Buso, Deputy Chief Sales&Marketing Officer. Lo scopo principale del Gruppo è quello di definire le giuste strategie per evidenziare i benefici delle soluzioni open source per la Community e comunicarli efficacemente agli utenti attuali e potenziali di DSpace.
Al DSpace Community Advisory Team (DCAT) partecipa Federico Verlicchi Business Developer Sales Executive e U.S.A Market Analyst in 4Science. Nel DCAT si raccolgono le varie esperienze degli utenti DSpace con la piattaforma. Al DCAT, inoltre, gli utenti DSpace portano consigli e novità (tecniche e non) che vorrebbero migliorare e/o implementare nel futuro.
I numeri della Community DSpace (a giugno 2023)
Nell’ultimo anno, l’impegno dei membri e dei contributori di DSpace ha dimostrato la forza di questo progetto. Una infrastruttura scientifica aperta, sostenuta da una straordinaria comunità, che rappresenta un’eccellenza internazionale. La comunità ha portato avanti con successo lo sviluppo della piattaforma e dei servizi ad essa collegati:
- contributi di codice,
- attività di sensibilizzazione,
- educazione e coinvolgimento,
- program-staffing
- finanziamento dello sviluppo.
Questa è la forza di questa community. Il risultato dell’impegno di realtà pubbliche e private come 4Science che credono in questo progetto. E, soprattutto, nel ruolo essenziale di DSpace nell’ecosistema globale dei repository aperti e dell’open science.
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I dati e le due immagini provengono da DSpace Annual Report FY2022-2023 – tutti i diritti riservati
Feb 9, 2024
La Biblioteca civica “Girolamo Tartarotti” di Rovereto “prende il nome da Girolamo Tartarotti, pre-illuminista, erudito e poligrafo roveretano (1706 – 1761)”. Alla sua morte lasciò all’Ospedale dei Poveri tutta la sua biblioteca confidando che venisse acquisita dal Comune. Nel 1764 il Comune di Rovereto concretizza il desiderio di Tartarotti e crea, grazie all’acquisto dei suoi libri, una delle prime biblioteche pubbliche in Italia “e quasi sicuramente la prima in Tirolo e Austria”.
Da allora il patrimonio è aumentato in maniera considerevole e oggi ha raggiunto cifra significativa di quasi 450.000 volumi. Al patrimonio librario occorre aggiungere una presenza importante di fondi archivistici, manoscritti e sezioni speciali. Acquisizioni, acquisti e donazioni hanno, quindi, arricchito in maniera straordinaria il primo lascito di Tartarotti.
Oggi la Biblioteca Tartarotti è una una realtà che riesce in maniera brillante a creare il giusto incontro fra patrimonio antico e proposte in linea con le richieste dei pubblici contemporanei. Unire modernità e storia in una elegante narrazione di sé e delle proprie peculiarità è indubbiamente un risultato importante. Un risultato testimoniato dal forte legame con il territorio, con i cittadini. Legame che si manifesta anche nei risultati ottenuti sui canali social (Fb e IG in particolare). In cui un tono di voce elegante e istituzionale incontra, ancora una volta con sapiente equilibrio, ironia e sorriso.
Rovereto Digital Library
La nuovissima Rovereto Digital Library che sarà presentata il 22 febbraio 2024 è una naturale tappa di questo cammino che vede la biblioteca Tartarotti protagonista della storia del suo territorio. Anche grazie alla sua capacità di narrarlo.
Il titolo del convegno, “Rovereto Digital Library la storia a portata di click” sintetizza in maniera efficace scopo e visione della digital library: un portale di accesso alla memoria della città. Realizzata con DSpace-GLAM, Rovereto Digital Library consente di consultare “un patrimonio culturale inestimabile”.
Interventi
- Giulia Mori – Funzionaria bibliotecaria, Biblioteca Tartarotti
Digitale, perché? Sintesi di un progetto
- Stefania Franzoi – Sostituita direttrice, Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali
Dalla descrizione archivistica alla comunicazione: l’esperienza del Sistema informativo
degli archivi storici del Trentino
- Laura Zanette – Funzionaria esperta, Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali
Una Digital Library della provincia di Trento? Problemi e prospettive
- Emilia Groppo – Head of the Cultural Heritage Division, 4Science
Scoperta e condivisione nell’ecosistema DSpace-GLAM
- Anna Busa – Docente a contratto, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
La biblioteca digitale, un luogo in cui rinnovare l’incontro fra cittadini e memoria
Come partecipare
Il convegno si tiene in Sala Belli – Palazzo Alberti Poja, ha inizio alle ore 10 e si potrà seguire anche online.
Feb 8, 2024
Eccoci al primo appuntamento di una narrazione che accompagnerà le principali fasi di un progetto innovativo e dalla caratteristiche peculiari. Si tratta del progetto Motus che, realizzato con DSpace-GLAM, rappresenta un’occasione per uno straordinario incontro fra digital library e teatro contemporaneo. Scopriamo insieme chi è Motus e le principali caratteristiche del progetto.
Chi è Motus?
Motus è una delle più affermate compagnie del panorama teatrale contemporaneo italiano. Fondata nel 1991 a Rimini da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, Motus si è guadagnata una reputazione di spicco a livello nazionale ed internazionale. I progetti di Motus si nutrono delle contraddizioni del contemporaneo, delle lacune sociali e politiche del tempo che attraversano. In questa capacità di lavorare il presente e nel linguaggio transdisciplinare che coniuga drammaturgia originale e scrittura scenica, video e ricerca sonora e musicale, testo e lavoro sul movimento, risiede la poetica della compagnia.
Nel corso degli anni, Motus ha portato in scena spettacoli che affrontano tematiche complesse e attuali, spesso ispirandosi a opere letterarie o a episodi storici. La loro capacità di mescolare tradizione e contemporaneità ha contribuito a renderli unici nel loro genere. Motus non si limita alla sola produzione di spettacoli teatrali. Infatti, è coinvolta anche in progetti culturali più ampi, collaborando con artisti provenienti da diverse discipline e lavorando su progetti che coinvolgono la comunità. Nel 2020 la compagnia è invitata a ricoprire la Direzione Artistica del Santarcangelo Festival in un cinquantenario che, a causa della crisi pandemica, viene intitolato Futuro Fantastico e articolato in tre movimenti.
Il 2023 vede nascere l’edizione zero di Supernova. Progetto triennale per le Arti Performative a Rimini in cui i due registi ricoprono il ruolo di curatori artistici. Attraverso il loro impegno artistico, Motus ha ottenuto numerosi riconoscimenti e premi. Ha così consolidato la loro posizione come una delle compagnie teatrali più interessanti e influenti in Italia. La continua ricerca di nuove modalità espressive e la capacità di affrontare temi cruciali con un linguaggio contemporaneo confermano la loro rilevanza nel panorama artistico internazionale.
Credits: Motus, ph. Lorenzo Burlando
La collaborazione con 4Science e la nascita dell’Archivio Motus
Nel 2020 inizia il progetto di costruzione dell’archivio storico della compagnia. Il punto di partenza è il lavoro di catalogazione dei video di tutti gli spettacoli, sin dai primi esperimenti degli anni novanta. Dopo una prima fase di digitalizzazione di centinaia di VHS, Super8 e altri supporti analogici, il 2023 ha visto nascere la collaborazione tra Motus e Biblioteca Gambalunga di Rimini con il supporto del Comune di Rimini e 4Science. Insieme, le tre realtà presentano e vincono il progetto sull’archivio Motus per il bando PNRR TOCC “Transizione Digitale di Organismi Culturali e Creativi”.
L’obiettivo è creare un archivio comprensivo di documenti video e cartacei di tutti i 33 anni di vita della compagnia. L’archivio, disponibile gratuitamente e accessibile a tutti, avrà forma digitale e fisica. Sarà conservato in parte presso la biblioteca di Rimini e in parte presso Casa Motus, la bella casa colonica dei due registi che verrà trasformata in Bene Comune. Il progetto dell’archivio di Motus vedrà luce nel 2025. Sarà di grande utilità per tutti quegli studiosi e appassionati che richiedono materiale delle produzioni passate della compagnia. L’archivio sarà inoltre uno strumento utile per la stesura di pubblicazioni, ricerche ed approfondimenti tematici e potrà essere pensato come punto di partenza per rassegne, eventi ed incontri.
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Il testo è a cura di Motus, che ringraziamo per la collaborazione. Le foto di copertina e del post sono state fornite da Motus. Tutti i diritti riservati.