La Biblioteca civica “Girolamo Tartarotti” di Roveretoprende il nome da Girolamo Tartarotti, pre-illuminista, erudito e poligrafo roveretano (1706 – 1761)”. Alla sua morte lasciò all’Ospedale dei Poveri tutta la sua biblioteca confidando che venisse acquisita dal Comune. Nel 1764 il Comune di Rovereto concretizza il desiderio di Tartarotti e crea, grazie all’acquisto dei suoi libri, una delle prime biblioteche pubbliche in Italia “e quasi sicuramente la prima in Tirolo e Austria”. 

Da allora il patrimonio è aumentato in maniera considerevole e oggi ha raggiunto cifra significativa di quasi 450.000 volumi. Al patrimonio librario occorre aggiungere una presenza importante di fondi archivistici, manoscritti e sezioni speciali. Acquisizioni, acquisti e donazioni hanno, quindi, arricchito in maniera straordinaria il primo lascito di Tartarotti.

Oggi la Biblioteca Tartarotti è una una realtà che riesce in maniera brillante a creare il giusto incontro fra patrimonio antico e proposte in linea con le richieste dei pubblici contemporanei. Unire modernità e storia in una elegante narrazione di sé e delle proprie peculiarità è indubbiamente un risultato importante. Un risultato testimoniato dal forte legame con il territorio, con i cittadini. Legame che si manifesta anche nei risultati ottenuti sui canali social (Fb e IG in particolare). In cui un tono di voce elegante e istituzionale incontra, ancora una volta con sapiente equilibrio, ironia e sorriso.

Rovereto Digital Library

La nuovissima Rovereto Digital Library che sarà presentata il 22 febbraio 2024 è una naturale tappa di questo cammino che vede la biblioteca Tartarotti protagonista della storia del suo territorio. Anche grazie alla sua capacità di narrarlo.

Il titolo del convegno, “Rovereto Digital Library la storia a portata di click” sintetizza in maniera efficace scopo e visione della digital library: un portale di accesso alla memoria della città. Realizzata con DSpace-GLAM, Rovereto Digital Library consente di consultare “un patrimonio culturale inestimabile”.

Interventi
  • Giulia Mori – Funzionaria bibliotecaria, Biblioteca Tartarotti
    Digitale, perché? Sintesi di un progetto
  • Stefania Franzoi – Sostituita direttrice, Ufficio beni archivistici, librari e Archivio provinciale della Soprintendenza per i beni e le attività culturali
    Dalla descrizione archivistica alla comunicazione: l’esperienza del Sistema informativo
    degli archivi storici del Trentino
  • Laura Zanette – Funzionaria esperta, Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali
    Una Digital Library della provincia di Trento? Problemi e prospettive
  • Emilia Groppo – Head of the Cultural Heritage Division, 4Science
    Scoperta e condivisione nell’ecosistema DSpace-GLAM
  • Anna Busa – Docente a contratto, Alma Mater Studiorum Università di Bologna
    La biblioteca digitale, un luogo in cui rinnovare l’incontro fra cittadini e memoria
Come partecipare

Il convegno si tiene in Sala Belli – Palazzo Alberti Poja, ha inizio alle ore 10 e si potrà seguire anche online.